Giornata di scoperta al MIMA
Una giornata diversa dal normale. Nel pieno della settimana dei progetti della EEB1, le classi S4 di L3 francese hanno organizzato insieme una giornata speciale. Invece di passare il tempo a scuola come al solito, le 3 classi, per un totale di 66 alunni, hanno fatto un’uscita di una giornata altrove, rompendo la routine.
La meta prestabilita era il “Millennium Iconoclast Museum of Art”, o MIMA, situato nei pressi del canale di Molenbeek. Nel periodo della nostra visita, il MIMA aveva allestito un’esposizione particolare, chiamata “Art is Comic”, nella quale il museo presentava al pubblico i lavori di artisti contemporanei, particolarmente di cinque artisti divenuti famosi pubblicando i loro disegni sui social media quali Instagram e Facebook. Sapendo questo, le tre classi, la mattina del 26 ottobre, sono uscite dalla scuola, direzione Molenbeek!
Dalla scuola al museo
In seguito ad una prima mattinata spesa in vari tram e metro, percorrendo Bruxelles da capo a piedi, il gruppo è sceso alla stazione della metropolitana di Comte de Flandre, a pochi minuti di cammino dal museo. Accompagnati alla nostra sinistra dal tranquillo canale, abbiamo presto raggiunto l’entrata del museo, dall’apparenza esterna piuttosto modesta, per poi goderci una piccola pausa di 45 minuti prima di iniziare la nostra visita, fra l’appetitoso menù del ristorante e la tranquilla atmosfera davanti alle porte d’entrata.
Fra i dipinti del MIMA
Terminata la pausa, siamo stati fatti entrare in una piccola stanzetta a parte, i cui muri erano ampiamente decorati con decine e decine di disegni di ogni genere; le guide del museo ci hanno distribuito matite colorate e riproduzioni in bianco e nero di alcuni disegni che avremmo visto in seguito durante la visita vera e propria, per poi lasciarci a dare libero sfogo alla nostra creatività.
Dopo questa attività, le tre classi sono state spezzate in tre gruppi separati, ognuno accompagnato da una guida specializzata, e la vera visita dell’esposizione ha avuto inizio. In tre piani pieni di disegni e dipinti, ci sono state presentate numerose opere di cinque artisti unici, fra i quali i dipinti murali di HuskMitNavn, i bizzarri disegni su vaso di Mon Colonel & Spit, e i lavori più ‘tradizionali’ di Joan Cornellà, Brecht Evens, e Jean Jullien. Le guide si sono premurate di spiegarci che dietro ad ogni disegno o altra opera si nascondeva spesso un messaggio più serio legato in genere alla nostra società di oggi, e a temi come la dipendenza dai social network e l’abuso di potere dei leader di oggi. I disegni dall’apparenza buffa o non-sense, dopo averci pensato su per un momento, nascondevano spesso un simbolismo sorprendente.
Una volta che tutti e tre i gruppi hanno completato la loro visita di tutti e tre i piani del museo, siamo stati tutti riportati al piano terra, e, essendosi già fatta l’una, siamo stati lasciati liberi per la pausa pranzo, per mangiare chi i piatti del ristorante del museo, e chi il pranzo portato da casa.
Tornando a Uccle
Un’ora più tardi, i nostri accompagnatori ci hanno tutti radunati fuori dal museo, per assicurarsi che ci fossimo tutti, e
per iniziare il viaggio di ritorno ad Uccle, per concludere la gita con successo. Questo viaggio è sembrato durare decisamente di meno di quello di andata, e tutto il gruppo è approdato di nuovo a EEB1 una ventina scarsa di minuti prima della fine dei corsi, tutti liberi di aspettare la campanella in cortile, o di andare in classe per seguire l’ultimo pezzo della lezione.
Cosa ne penso io?
Per concludere, io ho considerato questa gita un’esperienza unica, assolutamente diversa dal normale. Se tutto ciò non fosse stato organizzato, dubito che sarei mai andata a vedere questa esposizione, e non avrei mai visto quei lavori, così strani e affascinanti allo stesso tempo. Dire che mi sono piaciuti tutti i disegni in ugual modo sarebbe una grande falsità da parte mia; eppure, molti di questi, pur essendo così semplici in apparenza, mi hanno fatto riflettere su temi tanto diversi fra loro, e che, insieme, rappresentano gli aspetti negativi della nostra società moderna.
Testo e foto : Giulia S. / S6 IT / EEB1 Uccle
S4L3 French visit to the MIMA
In the midst of the EEB1’s Project Week, the S4 classes of L3 French organised a special day out together. Instead of spending the day in school as usual, the three classes of 66 students had a field trip somewhere else, effectively breaking the everyday routine.
The pre-chosen destination was the “Millennium Iconoclast Museum of Art”, or MIMA for short, situated near the Molenbeek canal. In the period of our visit, the MIMA had set up a particular exhibition, named “Art is Comic”, in which the museum presented to the public the works of contemporary artists, and in particular of five people who became famous by publishing their art on social media such as Instagram or Facebook. With this knowledge in their minds, on the morning of the 26th October, the three classes departed from school, towards Molenbeek!
Following a morning spent riding various tram and subway trains, and ‘exploring’ Brussels from head to toe, the group stopped their travel by descending at the subway station of Comte de Flandre, just a few minutes’ walk from the museum. Accompanied to our left by the tranquil canal, we soon arrived in front of the MIMA, whose initial appearance seemed quite modest, to then enjoy a 45-minute pause before beginning our visit, between the restaurant’s tasty menu and the calm atmosphere right outside the entrance doors.
Once the break came to an end, we were led in a small, separated room, whose walls were completely covered with dozens and dozens of drawings and bizarre paintings. Several museum guides handed us coloured pencils and black-and-white reproductions of drawings we would have subsequently seen during the actual visit, and then left us to let our creativity run wild.
Following this activity, the three classes were divided into three separate groups, each accompanied by a specialised museum guide, and only then did the true exposition visit begin. Over three floors filled with drawings and paintings, we were shown numerous works of five unique artists, among which were the mural paintings of HuskMitNavn, the curious vase designs of Mon Colonel & Spit, and the more ‘traditional’ works of Joan Cornellà, Brecht Evens, and Jean Jullien. Our guides made sure to explain to us that, behind every drawing or painting, there often was a hidden, more serious message, generally linked to today’s society, or to themes like social media addiction and nation leaders’ power abuse. The drawings with an initial funny or nonsense appearance, after thinking about them for a bit, revealed incredible and otherwise concealed symbolism.
Once all three groups had finished their visit of all three floors of the museum, we were all brought back to the ground floor, and, due to it being 1 PM already, we were left free for lunch break, to eat either the museum’s restaurant’s dishes, or the lunch some of us brought from home.
One hour later, our accompanying teachers brought us all outside the museum, first to assure that we were all there, and then to begin our trip back to Uccle, to end the day successfully. This trip seemed to have lasted way less than the one we did in the morning, and the entire group arrived once again at EEB1 around twenty minutes before the end of the school day. We were free to spend the last minutes before the final bell outside, or by going to class to follow the last parts of the lesson.
To conclude, I considered this trip a unique experience, absolutely different from anything I’ve ever been to before. If this hadn’t been organised, I doubt I would’ve ever seen such an exposition, and I definitely would never have seen those paintings, so bizarre and charming at the same time. To say I equally liked all the drawings, would be a very big lie on my part; though, many of these works, even by being so simple in appearance, made me think deeply about so many different themes, that, all united together, form all that is negative in our modern society.